sabato 31 ottobre 2009

UNA SPERANZA PER L’AFRICA E PER IL RWANDA

Martedì 20 ottobre, presso la Fabbrica delle Emozioni a Pistoia, si è tenuto l’incontro “UNA SPERANZA PER L’AFRICA E PER IL RWANDA”, con la partecipazione di Yolande Mukagasana, scrittrice, testimone del genocidio rwandese e messaggera di pace, promosso dal Movimento Umanista di Pistoia e dal Centro Studi e Documentazione sull’ Handicap di Pistoia, in collaborazione con il Comune di Pistoia (Assessorato alle Politiche Sociali e Assessorato alla Cultura, alla Pubblica Istruzione e alle Pari Opportunità), nell’ambito delle iniziative in favore della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

A questo link potete vedere alcune foto della serata

martedì 27 ottobre 2009

IL GIARDINO DEI GIUSTI DI PADOVA/1

di David Monticelli
Presidente Peace Culture!
















Cari amici

domenica scorsa 18 ottobre, io in nome dell'associazione Peace Culture!, e Francoise Kankindi e Eric Wibabara (col loro piccolo Alain) per l'associazione Bene-Rwanda, abbiamo avuto la fortuna di assistere ad un evento importantissimo e commovente organizzato dal Giardino dei Giusti del Mondo di Padova, che è un parco nato nel 2008 per onorare quelle persone (i "Giusti") che si sono opposti alla “logica” dei genocidi salvando altri esseri umani a rischio della propria stessa vita (http://it.wikipedia.org/wiki/Giardino_dei_Giusti_del_Mondo).


Tra i giusti premiati quest'anno c'era Zura Karuhimbi, (la nostra candidata insieme a Yolande Mukagasana e Pierantonio Costa al Nobel per la Pace 2010) e Jacqueline Mukansonera, la donna che salvò Yolande durante il genocidio del 1994. Quella di quest'anno è stata la seconda edizione.
Fin dal sabato pomeriggio siamo stati ospiti del Prof. Giuliano Pisani, responsabile del Comune di Padova per il Giardino dei Giusti, colui che fin dal novembre 1999 ha immaginato che un giorno il Giardino dei Giusti di Padova potesse diventare una realtà e che dopo 9 anni c'è finalmente riuscito. Il Prof. Pisani con la sua calorosa accoglienza ha messo tutti gli ospiti a proprio agio. Il sabato sera abbiamo cenato al Ristorante Pontecorvo: la lunga tavolata era piena di personaggi (o familiari di personaggi) che si leggono sui libri di scuola. C'era Mischa Wegner figlio di Armin Wegner, il Giusto tedesco che denunciò con le sue fotografie il genocidio degli armeni all’inizio del XX secolo; c'era Gunter Burger, assessore del comune di Friburgo in Germania, che era presente per ritirare il premio alla Giusta Gertrud Luckner sua concittadina, che durante gli anni del nazismo aiutò molti ebrei a fuggire dalla Germania...

(continua nel prossimo episodio)

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domenica 18 ottobre 2009

ZURA A ROMA NELLA SEDE DI BENE RWANDA

Zura Karuhimbi è a Roma dove ha incontrato il presidente di Bene Rwanda, Francoise Kankindi (insieme nella foto).
Zura ha proseguito poi il suo viaggio a Padova dove presenzierà alla cerimonia che la vedrà inserita nel giardino dei Giusti. In questa occasione avrà la possibilità di incontrarsi con Yolande Mukagasana.

mercoledì 14 ottobre 2009

LAVORI IN CORSO: URBINO, ROMA, PADOVA

di David Monticelli
Presidente Peace Culture!

Un primo commento dunque lo debbo a tutti voi proprio riguardo i due scorsi week-end in cui, prima ad Urbino e poi a Roma, ho partecipato a degli eventi in cui il protagonista - come per la nostra campagna per il Rwanda - era la pace, (ad altre latitudini di questo nostro stesso pianeta e con altri protagonisti della nostra stessa umanità).
Ad Urbino nel week-end del 3-4 ottobre la conferenza "Dalla parte dell'impossibile" ha visto la partecipazione del nostro amico Lance Henson, poeta cheyenne e attivista per i diritti umani, di Kendall Black Elk, danzatore crow, di Tlahkuilo Arreola Zuniga, artista yaqui e azteco, del prof. Luigi Alfieri docente ordinario dell'Università di Urbino e infine del sottoscritto. Abbiamo parlato della filosofia, ma anche e soprattutto dell'attivismo politico, delle rivendicazioni e delle tragiche situazioni contemporanee dei popoli cosiddetti indigeni (o nativi) del mondo, minoranze sempre più a rischio di ulteriore genocidio fisico e culturale ad opera di quella macchina di sfruttamento e di oppressione che è l'attuale sistema economico e politico mondiale.
A Roma, presso la "Città dell'Altra Economia" nel quartiere Testaccio, nel week-end del 10-11 ottobre si è svolta la manifestazione intitolata "Eventi nativi" alla quale hanno partecipato la nostra Francoise Kankindi, presidentessa di Bene-Rwanda, Tlahkuilo Arreola Zuniga, Apirana Taylor, artista maori e attivista dei diritti civili del suo popolo, Francisco Vera Millaquen, portavoce della comunità degli indios mapuche del Cile, Kevin Annett, ex pastore della Chiesa Unita Canadese che ha denunciato il genocidio dei bambini nativi americani nelle famigerate boarding schools (o residential schools) del Canada.
Lo scopo ufficiale della manifestazione (giunta alla sua seconda edizione dopo quella di Genova dell'anno scorso) è quello di chiedere l'istituzione di una "Giornata della memoria del genocidio dei popoli indigeni" e di chiedere allo Stato italiano la ratifica della convenzione ILO 169 sui diritti dei popoli indigeni e tribali, adottata nel 1989 dall´Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), un'agenzia delle Nazioni Unite, http://www.survival.it/.
La Convenzione riconosce ai popoli indigeni un insieme di diritti fondamentali, essenziali alla loro sopravvivenza, tra cui i diritti sulle terre ancestrali e il diritto di decidere autonomamente del proprio futuro. Attualmente, la Convenzione costituisce l´unico strumento legislativo internazionale di protezione dei diritti dei popoli indigeni. Ratificandola, gli stati si impegnano a garantire in modo efficace l´integrità fisica e spirituale dei popoli indigeni e a lottare contro ogni forma di> discriminazione nei loro confronti.
Nella giornata di sabato si sono tenuti seminari sul tema del genocidio di questi popoli, con la visione nel pomeriggio dello struggente documentario di Kevin Annett "Unrepentant: the Canada's genocide", che potete vedere in versione integrale sul sito http://www.hiddenfromhistory.org/ (tenetevi forte).
In serata al Teatro Valle di Roma uno spettacolo congiunto di Tlahkuilo Arreola Zuniga e di Apirana Taylor ha traslato queste tematiche in rappresentazioni artistiche attraverso danze, musica, pittura e poesia, con le voci di cinque attori italiani che hanno partecipato alla performance. La maggior parte del secondo atto è stato dedicato al genocidio ruandese.
La domenica mattina è stata la volta della testimonianza commovente di Francisco Vera Millaquen sulla recente escalation di violenza e repressione nei confronti del popolo mapuche in Cile (nonostante i proclami democratici del governo socialista) e quella della nostra Francoise sul Rwanda. Le loro parole hanno toccato tutti nel profondo del cuore. Da questo doppio week-end, (che diventerà triplo, visto che sabato e domenica prossima 17-18 ottobre Zura Kurahimbi e Jacqueline Mukansonera saranno premiate dalla Città di Padova con il riconoscimento del "Giardino dei giusti del mondo", (http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=13091), emerge chiaramente la dimensione universale e "trasversale" a cui deve necessariamente fare riferimento il nostro attivismo e il nostro impegno per la pace. E' soltanto nello spirito di un'appartenenza ad un movimento ampio quanto tutta l'umanità oppressa, sfruttata e vittima dei genocidi e nel consapevole riconoscimento di questa appartenenza che la nostra campagna per il Nobel al Rwanda potrà trovare la forza e l'energia giusta, come direbbero i nostri amici nativi, per essere portata a compimento.

sabato 3 ottobre 2009

2010 NOBEL PEACE PRIZE TO RWANDA'S RIGHTEOUS

Cari amici,

Questo è un invito ad aderire e sostenere il Nobel per la Pace 2010 ai GIUSTI del RWANDA. Nel 1994, è stato commesso un genocidio contro i tutsi in Rwanda. Mentre tanti hanno "obbedito agli ordini" e preso parte alle uccisioni, altri hanno disobbedito e salvato vite. Tra essi, ricordiamo il capitano Mbaye Diagne del Senegal, che ha salvato centinaia di vite ed è stato ucciso ad un posto di blocco; Marc Vaiter francese, che si rifiutò di essere evacuato e protesse orfani, poi morì nel 1995; la volontaria italiana Antonia Locatelli, uccisa nel 1992, mentre denunciava apertamente l'organizzazione del genocidio.

Ma alcuni sono ancora vivi: Zura Karuhimbi, una donna hutu che oggi ha 84 anni e ha salvato più di 100 persone nel 1994, il console italiano Pierantonio Costa, che ha evacuato gli stranieri per poi tornare in Rwanda a salvare oltre 2.000 vite e Yolande Mukagasana, la cui famiglia è stata massacrata, e che è stata salvata da, e poi ha salvato, la donna hutu Mukansonera Jacqueline, e quindi ha dedicato la sua vita a difendere la memoria del genocidio.

Stiamo allestendo un gruppo di volontari per sostenere la candidatura di Zura Karuhimbi, Yolande Mukagasana e Pierantonio Costa al Nobel per la Pace 2010 AI GIUSTI del RWANDA. Il significato di questa iniziativa è quello di "Dare una possibilità alla Pace", mostrando che tutti noi abbiamo una possibilità di scelta, poichè persino in caso di genocidio, ogni essere umano può scegliere di salvare invece che di uccidere. Vogliamo opporre la "banalità del bene" alla "banalità del male". Questo principio deve essere proclamato mondialmente. Inoltre vogliamo il riconoscimento universale, una volta per tutte, del genocidio che ha avuto luogo in Rwanda, contro il negazionismo, il revisionismo e il giustificazionismo del genocidio.